martedì 7 giugno 2011

Otranto è una città bellissima


Otranto è una città bellissima. Io e X siamo nella piazza centrale e ci guardiamo intorno. Da dove siamo noi il pavimento piastrellato scende dolcemente verso i palazzi tutt'intorno, che sembrano quelli di piazza del Campo a Siena. Le tegole marroni brillano al Sole. Io e X ci prendiamo per mano e camminiamo. X è contenta perché il suo precedente viaggio in Sicilia (sic) non le era piaciuto. Al centro della piazza c'è un grande voragine circolare, delle scale mobili portano a un piano inferiore su cui la piazza affaccia come un soppalco.

Scendiamo. Tra le colonne si muovono delle donne giapponesi in divisa da fabbrica che portano gatti da un tavolo all'altro. All'inizio penso a una mostra felina, poi vedo un cartello dove è raffigurato quello che fanno veramente: li uccidono su delle piastre roventi. Sul pavimento c'è una macchia di sangue. Ma in un certo senso tutta l'atmosfera è tranquilla. Ci allontaniamo, saliamo su delle scale mobili che ci portano a un piano intermedio, un supermercato, in cui compro alcune cose. Quando sono già alla cassa prendo anche un quaderno e comincio a scriverci degli appunti di Fisica. Alla fine chiedo al commesso se me l'ha conteggiato nella spesa e mi risponde di no.